martedì 27 aprile 2010

Scusa, Matteo

C’è stato un prima. Ci sarà un dopo.
L’adesso è un dondolo appeso ad un pentagramma.
E’ l’i-pod acceso, con le cuffie alle orecchie.
E’ la tua immagine dietro le palpebre chiuse.
E’ il testo a cui la tua voce regala un senso.
E’ il silenzio di intensa attesa tra una canzone e la successiva.
C’è stato un prima. Ci sarà un dopo.
L’adesso è una bolla di note ed accordi in cui mi chiudo
e resto sola con te, che riesci a consolarmi,
in quell’angolo di mondo di cui la tristezza non conosce indirizzo,
dove posso sorridere, senza preoccuparmi
di cosa sarà il nostro domani,
dove nulla è cambiato, nulla ha sconvolto
la mia piccola vita.
C’è stato un prima. Ci sarà un dopo?
Ci sarà?
L’adesso è la tua anima bella che mi accompagna
in giorni in cui spesso perdo la strada,
in mattine nelle quali è difficile anche pensare,
in pomeriggi di passeggiate in non-luoghi
in serate di aspre discussioni tra concittadini,
in notti di sogni rifugio, lontani lontani.
L’adesso è questa piccola felicità
che arriva all’improvviso, quando so
di qualcosa di bello che ti riguarda.
C’è stato un prima. Ci sarà un dopo?
Non so.
L’adesso è tutto questo.
Scusa, Matteo, se ogni tanto ti rapisco dal mondo.
E’ soltanto una questione di ossigeno per vivere.

4 commenti:

  1. Scusa, coniglia, la poesia è bella, il dopo mi affascina, ma è il "c'è stato un prima" che mi intriga.
    Racconta, conigliaccia, che è successo?
    Sai com'è, non confessato, siamo tutti un po' (tanto) guardoni ascoltoni leggioni, e i particolari ci (mi) interessano.
    Ovviamente solo per la cronaca.
    Hai presente la pubblicità del grande pennello? Bene, ho comprato una grande gomma. NON ti dico che l'ho comprata per cancellare qualcuno, NON te lo dico. Ma se questo benedetto (si fa per dire) Matteo si decidesse a farsi vivo, probabimente eviterebbe quella gomma.
    "C'è stato un prima", e poi?
    All'animaccia tua, non puoi mandare a letto un povero disgraziato con un punto interrogativo così incombente.
    A L'Aquila avete tanti problemi non risolti, forse non risolvibili, non ti ci mettere pure tu con i gialli.
    Parla, coniglia, non divagare...
    E racconta racconta racconta...
    (O faccio sapere a Matteo che sei una coniglia, e che lui, per te, è solo una stupenda deliziosa carota).

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  2. Questo ieri sera.
    Stamattina, riposato da un bel sonno, mi rendo conto di avere cantonato.
    Vado in cerca di tre metri di corda e di qualcuno che sappia fare un nodo scorsoio.

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  3. @pietro: ......... ehm..... ehm...... quale senso recondito avevi dato alla poesia??? No, perché il "prima" era la vita di prima... Qui a L'Aquila, quando si parla di prima e dopo, si parla di periodi ben distinti, che hanno come spartiacque il 6 aprile 2009.... Sul dopo, come vedi, ho parecchi, ma parecchi dubbi....
    Ma povero Matteo... E' una così bella persona... Perché me lo vuoi cancellare? Quanto alla remotissima ipotesi che si facesse vivo, la ritengo impossibile, ed inoltre, poichè sono disabituata alle gioie, probabilmente, se lo facesse, mi prenderebbe un colpo e ci resterei secca. Sarebbe una cosa troppo bella, ma non accadrà.
    E poi, per favore, non ti impiccare.... perderei un assiduo lettore!!!!! ehehehehe!

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  4. Appunto, è in quel senso recondito che ho cantonato.
    Solo stamattina mi sono reso conto che quel "c'è stato un prima", nella tua, nella vostra situazione, non poteva avere altri significati che "prima di quello" e "dopo quello". Ma una mente contorta distorta ritorta (insomma nu poco rincoglionita) va a cercare tutte le motivazioni che accentuino il suo stato di rinco.
    Ho deciso di soprassedere al gesto insano, ma mi riprometto di metterlo in atto alla prima altra cazzata che dovesse sortire dalle mie dita.
    E poiché guardo avanti, so già la posizione dell'appendimento: a testa in giù all'interno di una grossa campana, affinché la testa faccia da battacchio in secula seculorum.
    Magari in una campana de L'Aquila, in un giorno che ne annunci la rinascita definitiva.
    Non dirlo, mi sa sa che vivrò ancora molti molti anni.

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