martedì 20 aprile 2010

Pezzo più, pezzo meno...

Questa mattina mi sono dimenticata di girare per l’ufficio.
Sono andata dritta con la macchina. Ma dritta e lunga.
Mi sono accorta di non aver imboccato la traversa circa 600 metri dopo.
Questo per far capire come sto.
Completamente fusa, andata, ormai da buttar via.
Mi pare superfluo aggiungere, a sottolineare la mia totale incapacità a sottostare alle più elementari regole della dipendenza (a tempo determinato, eh! Cosa credevate?) dalla pubblica amministrazione, che non avevo il badge (ma dove cavolo lo metto, tutte le volte?????).
Ma tant’è.

L’appello delle mie facoltà mentali l’ho già fatto in altro luogo, ma se mi devo ripetere, mi ripeto.
Dunque,
neuroni in vacanza alle Canarie;
memoria a breve termine a Francavilla con il parrucchiere;
senno a Sassuolo con il giovin tenore che m’ha rapito anche l’anima;
aggiungo un pezzo di cuore in Brianza;
un altro (e neanche tanto piccolo) a Milano.
Ecco come sto.
E tutto si spiega.
Se poi si aggiunge, a ciò, che ho ricevuto un sms, che mi aspettavo, ma che temevo più del suono delle trombe del Giudizio Universale, il quadro è completo.

Il messaggio recitava così:
“In data 22 aprile è indetta la riunione straordinaria del condominio XY, con il seguente ordine del giorno: risultati prove geologiche e strutturali con relazione su eventuali indirizzi da intraprendere”.
In parole limpide e cristalline, i tecnici che abbiamo scelto, ci devono dire, secondo loro e sulla base di verifiche e controverifiche, che fine fa il nostro palazzo arroccato sul fianco di uno strapiombo.
Lo stesso palazzo del quale l’ingegnere strutturista del nostro team di esperti, dopo una rapida occhiata esterna, disse: “E’ un miracolo che stia in piedi. Ma quante persone sono morte, in questo edificio?”

Ah che bello, non vedo l’ora che sia il 22!
Però questa volta vado armata, perché se l’Avvocato, più tirchio di Scrooge, si azzarda, anche soltanto per perifrasi e metafore, a dire che stiamo spendendo troppo per le indagini su cemento e terreno, lo percuoto con il gatto a nove code, finche non mi si stacca il braccio dal corpo.
Tanto a pezzi già ci sono.
Pezzo più, pezzo meno….

5 commenti:

  1. vabbè
    tu sei a tempo determinato..
    io tra poco sarò soprannumerario...
    non è lo stesso, ma qualcosa di simile sì...

    mi sento a pezzi anch'io per quello che mi aspetta....

    comunque pensavo che con il gatto a nove code ci si facesse dell'altro...
    non ti sapevo così sadomaso...
    hehehehheh

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  2. HHHmmm, caro Itsas, sono una donna piena di sorprese! ;-)

    ahahahahah!

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  3. Non so chi sia questo avvocato (a parte il fatto che il maiuscolo a un avvocato non lo concederei mai; al più, ma solo perchè se n'è andato, è ammissibile per Giuanin Agnelli, pace all'anima sua), ma poiché in genere sono depositari dei peggiori difetti, c' il fondato rischio che sia pure masochista. Nel qual caso, pur di godere come un riccio, non mi stupirei se mettesse sul tavolo un preventivo di spesa assolutamente falso e insostenibile.
    Dai retta a me: un machete a nove lame è più efficace e garantisce poco godimento. L'ho già accennato vagamente in post precedenti: chi ride, chi gode, chi comunque rompe nella vostra situazione merita di essere matato senza pietà.

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  4. Noto solo ora, nella risposta a Itsas: come "donna", io mi ero innamorato di una coniglia, e scopro che è una donna. Ahi, che dolore!
    P.S.: Matteo lo sa?

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  5. Pietro, hai presente la barzelletta: Il masochista dice al sadico: "Fammi male", il sadico risponde: "No!".
    Ecco, se scopro che l'avvocato prova anche solo una parvenza di piacere, smetto subito!

    Per quanto riguarda le mie sembianze... dire donna effettivamente è una parola grossa! Facciamo che resto coniglia va, d'altra parte la foto che ho messo, mi rende piena giustizia! Non sono una coniglia molto carina?

    Matteo non lo sa... Non sa se sono donna o coniglia, non sa del blog, non sa nulla. E' in tutt'altre faccende affaccendato, beato lui! Perchè sta preparando un'opera e lavorare in teatro è un mio grande, grandissimo sogno!

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