mercoledì 5 maggio 2010

Coniglio e Tv

“Allora, coniglio, senti qua: ci hanno chiamato per andare ospiti a Pomeriggio Cinque, per parlare della situazione di L’Aquila, di quella che c’è tutt’oggi e dei progetti che possiamo portare avanti noi aquilani. Mi hanno chiesto di portare un’altra persona. Ho pensato a te. Si va?”

Oddio, ad essere proprio sinceri sinceri sinceri fino in fondo, a me non è che quella trasmissione mi faccia impazzire. Proprio no. Caso mai mi fa effetto lassativo. Quello sì.
Però è in diretta… Vedi mai che tra una faccetta contrita ed una addolorata della D’Urso ci riesco a piazzare qualche bella frase che descriva realmente come va qui.
Che fa? Mica la può tagliare?
MMMmmmm
Ok, si va.

L’Aquila-Roma, Roma Milano.
Alle due e mezzo siamo nei camerini della trarmissao mravigliao.
A provare la meravigliosa sensazione di possessori di cervello nel totale vuoto di materia grigia che ci circonda.
Mai riunito, in un unico ambiente, tanto nulla, tutto insieme, dotato di gambe, braccia, tacchi, faccia, abiti, gioielli.
Mai….

… Ho visto cose che voi umani neanche potete immaginare..
Carmen Di Pietro e Alba Parietti SENZA TRUCCO…
Mandrie di trans che pascolavano nei corridoi e nei camerini,
Pupa chilometrica con Secchione incorporato trattati come divi di statura mondiale.
Autori ventenni che mescolavano gli argomenti in scaletta come uno squallido cocktail.
Il mio viso truccato, lucidato imbellettato (we, sembravo quasi bella!)
Gli assistenti di studio impazziti che spostavano ospiti come pedine di dama.
Un tizio che di lavoro fa l’intrattenitore e l’imbonitore del pubblico presente.
Me stessa microfonata e messa sulla sedia bianca al centro dello studio.
Poi no, non basta il tempo per tutti e quindi smicrofonata, spostata in prima fila,
pronta a fare un piccolo intervento da lì.
No, un’altra volta, i minuti sono quello che sono e quindi non ho la parola.

… Ho visto la D’Urso far parlare di L’Aquila e dei bambini deceduti e sopravvissuti per 15 minuti,
poi di corsa tagliare tutto ed in pubblicità farci uscire così velocemente dallo studio che non abbiamo neanche capito dov’eravamo.
Altri assistenti pilotarci verso i camerini per farci cambiare e farci sparire da lì perché non potevamo restarci.
Autista assoldato per accompagnarci in aeroporto volare sulla tratta Cologno-Linate.
Noi incazzate perché in trasmissione non eravamo riuscite a far passare nulla di quello che avremmo voluto.
Noi tristi perché la nostra L’Aquila non fa audience mentre trans e Pupa e Secchione sì.
Noi addormentate sull’aereo, stanche, sfibrate, deluse.

Ed infine ho visto me che, davanti lo specchio di C.A.S.A., mi toglievo quel trucco televisivo, tornando coniglio fiero, dignitoso e più bello che mai, dicevo alla mia immagine riflessa: “Mai più!”

6 commenti:

  1. Io ho da tempo adottato il boicottaggio nei confronti di mediaset. Mai guardare un programma del biscione. Neppure per un minuto. Neppure per sbaglio.

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  2. P.S.
    Però se ce lo dicevi prima, te ti avrei guardata, almeno per conoscere il tuo volto.

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  3. Ed hai fatto bene, caro Perboni. Poi pomeriggio cinque è veramente inguardabile.
    Eh, anche se avessi provato a guardare, non mi avresti visto, perchè, una volta che hanno deciso, a mia insaputa, di non farmi parlare, non mi hanno nemmeno ripresa per un attimo!
    Peccato, perché mi avevano truccato e pettinato veramente da Dio... (scusa la vanità, è quel pizzico di animo femminile che ogni tanto fa capolino...)

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  4. Lo scrivo come lo dicono a Reggio Calabria:
    sciupeissu tuti, banda 'd falabrac.

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  5. non mi meraviglio che vi abbiano trattato così, non fate più notizia, non servite più.

    un consiglio: non guardate in faccia a nessuno, decidete voi cosa fare e quando farlo, senza aspettarvi aiuti, che comunque non verrebbero, e cominciate ad agire, a muovervi.
    é l'unico modo per cominciare a venirne fuori

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  6. Eh già, cominciamo a muoverci.... Da un pezzo ci muoviamo, per non farci ridurre a un becero spettacolino annuale ad uso e consumo di una parte o dell'altra. BRAVA CONIGLIA, persevera...
    e non stupirti se la sig.ra d'Urso a un anno dall'apocalisse (per noi) trova più commerciale far parlare Mario che vuole diventare Maria!!??!!

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