giovedì 20 maggio 2010

Il Calesse

Siccome mi sta urticando il fatto che, mentre io perdo gradi di vista a sistemare e pulire il programma che utilizziamo in ufficio, scorrendo nomi, nomignoli, date di nascita, omonimie e quant’altro (mi pare di aver accennato al fatto che il mio momentaneo lavoro precario sia pallosissimo…), il mio collega, quello simpatico come la varicella ad agosto, sta, contemporaneamente, giocando a “Solitario” sul pc, leggendo il giornale, telefonando a chicchessia con un tono di voce da doppiatore cinematografico (ma non con la stessa intensità e piacevolezza all’udito), sbuffando (quando perde al giochetto), tossicchiando (quando legge le notizie), ho deciso che, per un po’, prendo per il sedere il Brunetta anche io e mi metto a scrivere questo post.
Tra l’altro, desidero accontentare uno dei miei “quattro lettori”, di manzoniana memoria e parlare del Calesse scambiato per Amore a cui ho accennato la volta scorsa. Spero di non annoiare gli altri tre..

Il Calesse mi si presentò sotto forma di un ragazzo dall’aspetto piacevole. Grandi occhi verdi spalancati sul mondo, sorriso dolce e simpatico al tempo stesso, pizzetto da moschettiere, capelli… No, quelli non ce li aveva. Fascino alla Claudio Bisio, per intenderci.
Diciamo che fu facile, così travestito, scambiarlo per Amore.
Voglio dire, ad un Calesse proprio non assomigliava.
Dirò di più. Sono certa che, per diversi anni, fu anche amore.

Il Calesse era di una timidezza imbarazzante, tanto da mettere a dura prova la mia pazienza di monaco zen e da dilatare in tempi che definire biblici è eufemistico, il corteggiamento.
Ma finalmente, dopo nove mesi, si decise a dichiararsi. Un parto con travaglio.
La mia specchiata onestà mi porta ad ammettere che è stata una gran bella storia, per oltre otto, lunghi, divertenti, goduti anni.
Con un unico neo, da parte sua: quello che io avevo avuto altri ragazzi, mentre, per lui, ero la prima fidanzata, a causa, così disse, della sua grande timidezza. Non feci fatica a credergli.

Comunque, siamo stati davvero bene insieme. Giusta dose di serietà e di allegria, gelosia in misura equa, vacanza insieme, condivisione di interessi, tante risate, buon sesso, complicità, amicizia.
Tutti a dire: “Ma che bella coppia che siete”.
Mi sa che ce l’hanno tirata.
Col senno di poi, meglio così.
Perché, ad un certo punto, qualcosa si è incrinato.
Qualcosa che ho iniziato a percepire quasi dai suoi esordi.
E che mi ha infastidito, perché andava ad offendere la mia intelligenza, la quale, senza falsa modestia e senza timore di essere smentita, si è rivelata superiore alla sua.

Il Calesse, insomma, ha iniziato a mostrare un b-side che mi ha dato molto, molto da pensare.
Tutto è partito da un concorso pubblico, su territorio nazionale, al quale ha partecipato e (meritatamente??) vinto.
Non contesto il concorso in sé, non contesto la di lui partecipazione, non contesto la conseguente scelta della sede (in una città che, sapeva benissimo, io detesto e nella quale non mi sarei voluta trasferire ma, per amore, non certo per un calesse, se ne poteva discutere..), contesto i modi e le maniere con cui lui ha portato avanti le sue scelte.
Ed ho usato l’aggettivo possessivo alla terza persona singolare e non alla prima plurale non a caso.

…. Ma poiché ho una coscienza e sono ancora in ufficio, mi metto a lavorare ed il seguito lo lascio al prossimo post, per la pubblicazione del quale non mi prenderò, giuro, tempi da processo d’appello..

6 commenti:

  1. Eh, già, e ci lasci qui così...
    Dannato brunetta.
    Dannato Calesse, anche.
    Cosdì, a prescindere da come andrà a finire.

    (e non so se si può ma io esigo la fine. Cioè, esigerei la fine, plis)

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  2. Come incipit va bene, adesso avanti tranquilla ma non troppo.
    Intanto siamo già in due, gli altri due non tarderanno.
    Diciamo che raggiunto il quorum, puoi passare alla seconda parte.

    Altri due, sveglia!

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  3. NNNNNOOOOOoooooooo....
    io voglio sapere il resto!

    eccheccavvolo, non ci puoi lasciare così!

    con 'sta storia del calesse mi hai incuriosito!!!!!

    non sarà mica una telenovela, no?

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  4. ma non sarà mica un calesse bi-side?
    o è solo che è un fetente con la doppia vita?

    jamm' conì....

    :-)

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  5. Quarto lettore!!!
    Adesso sei "costretta" a continuare... anche io esigo la fine (e vorrei anche sapere qual era l'odiata città, if possible)!!
    Baci baci!
    S. (già sai chi sono... una che lavora meno del tuo collega!!)

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  6. Ho contato per bene, siamo in quattro. Anzi cinque: vuoi che Brunetta abbia perso l'occasione di spazzolare tre fannulloni?
    Fa che l'appello a continuare non cada nel vuoto, se fannulleggi per farlo perfino bru-bru chiuderà un occhio.
    Con te, che in modo non convenzionale lavori.
    La vedo male per S. Anonimo di qui sopra (che ingenuamente ha confessato) e per l'anonimo-anonimo tuo collega, che involontariamente hai denunciato, esponendolo al ludibrio degli italiani e al sorridente digrignìo di bru-bru.
    Non ti curar di loro, e batti il testo.

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