lunedì 24 agosto 2009

Per lo meno

Per lo meno, alla riunione di condominio dell’altro giorno abbiamo concluso qualcosa.
Nominati:
· un amministratore esterno che riesca a far fronte ad una situazione a dir poco spinosa
· una squadra di tecnici che dovranno verificare i danni all’edificio e valutare la consistenza del terreno
Siamo riusciti a zittire l’acidula e fastidiosa vocina del rompipalle di professione, al grido di:
“AVVOCATO, è tutto GRATIS!”

Per lo meno, sono riuscita a tornare in tempo per vedere la puntata di “Buona la prima”, l’unica cosa in grado di consolarmi in queste giornate color marrone.

Per lo meno, le mie serate non saranno più funestate dallo stonatissimo cantante di piano bar che il direttore dell’albergo si ostinava a chiamare, pagandolo, tra l’altro, quando era chiaro al mondo che avrebbe svolto molto, molto meglio un qualunque altro lavoro che non implicasse l’uso della voce accompagnata da suoni.
Questo, non perché è stato chiamato un altro cantante, ma perché siamo stati spostati noi di albergo. Di nuovo.
E quindi abbiamo passato un F-A-.V-O-L-O-S-O week-end a riempire valige di nostre povere cose, caricare con le suddette valige la macchina, fare 100 metri, prendere possesso di un’altra stanza, scaricare le valige, svuotarle e sistemare le nostre povere cose in un contesto diverso.

Per lo meno, dove siamo ora, c’è un po’ più di spazio in cui mia mamma riesce a muoversi con maggiore libertà, visto che non esce, causa gravi problemi di deambulazione che la affliggono.

Per lo meno qui c’è un cane, un meraviglioso setter irlandese dal pelo fulvo, a cui i padroni, proprietari del residence, non possono stare dietro più di tanto e che, quindi, si annoia almeno quanto me, motivo per il quale abbiamo deciso di unire le nostre solitudini in mezz’orette di coccole e carezze.

Per lo meno c’è un terrazzo con una sdraio, dove la sera mi posso sedere, guardare il mare al tramonto e fare finta che tutto va bene.

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