martedì 22 giugno 2010

Ci son voluti loro..

Qualcuno inizia ad accorgersene.
Credo proprio di sì.

C’è voluto Francesco Totti, con le mani nei capelli a Piazza San Pietro, via Roma, Piazza San Domenico,che non ha potuto trattenersi dall’esclamare: “Ma qui è un disastro! In televisione non si vede niente di tutto ciò!”

C’è voluta Federica Pellegrini, commossa davanti alle nostre macerie, che ha detto: “Non mi aspettavo questa situazione in città… “

C’è voluta Laura Pausini, venuta per consegnare un assegno con la consistente cifra raccolta grazie al concerto di “Amiche per l’Abruzzo”, che si è guardata intorno spaesata, stupita, a tratti anche raccapricciata, dicendo: “Sembra di essere in guerra.. L’Aquila è a pezzi.. Il centro storico è disabitato, straziato, devastato. Bisogna venire e vedere con i propri occhi, per rendersene conto!”

C’è voluta Ivana Spagna, sensibilissima, emozionata e piangente, che, in un solo pomeriggio passato qui, ha osservato con attenzione, scrutato piccoli particolari, dialogato con i cittadini ed ha capito.. Ha captato la nostra forza ed i nostri timori e gli ha dato voce: “La città è morta e silenziosa. Venire qui stringe il cuore. Non ci sono rumori, tutto è abbandonato. Ci sono solo due cani che cercano affetto da chiunque gli si avvicina. Anche a loro manca la vita nel centro storico. Gli Aquilani sono provati, ma fortissimi. La loro paura non è quella di altri terremoti, ma di venire lasciati soli.”

C’è voluta Fiordaliso, stecchita dal freddo, ma con tanto calore nella voce, che ha quasi gridato: “Questa gente è tostissima! Però vive in una città straniante.. Buio, silenzio, militari che presidiano il centro storico. Come nelle zone di guerra. Ma loro vogliono resistere, restare e far rinascere questi luoghi. Ci vorranno anni, ma non possono essere lasciati soli!”

Qualcuno inizia ad accorgersene, finalmente.
Che il miracolo non c’è.
Ed anche a “Matrix”, ieri sera, non hanno potuto evitare di mandare in onda le immagini della nostra bellissima L’Aquila lacerata, vuota, triste, imbacuccata nelle imbracature, stretta nelle fasciature, piegata su se stessa, a 14 mesi dal sisma.
Anche a “Matrix” hanno dovuto arrendersi all’evidenza e mostrare quello che c’è qui.

Una nota stridente, però, c’è stata.
Gianna Nannini, in studio, verace e sincera, ha buttato lì una bella domanda: “Scusate, ma come mai i 20.000 Aquilani che hanno protestato e manifestato mercoledì scorso sono stati censurati dall’informazione nazionale? Soltanto sulla rete internet si sono visti video e sono stati pubblicati dettagliati articoli…”
Bella domanda davvero, Gianna.
Ce lo siamo chiesto in 20.000.
E non abbiamo avuto risposta.
E neanche tu, visto che Alessio Vinci ti ha zittito in un attimo.

Interessante trasmissione, ieri.
Però…. Come si dice…
“Domandare è lecito, rispondere è cortesia..”
Il sig. Vinci non è stato cortese..
Anzi, me lo hai fatto innervosire…

4 commenti:

  1. Non credo molto alle coincidenze, ma il fatto che le voci positive siano tutte al femminile, che la partecipazione al vostro (nostro) strazio venga da donne, di successo ma con il cuore al posto giusto e palpitante nel modo giusto, mi fa ricredere.
    Guarda caso, una breve carrellata dell'altra parte della mela mette in mostra, del genere maschile, la più irritante assenza (quando va bene) o addirittura l'avversione e il contrasto alla verità della situazione.
    Vale la pena citarne alcuni, a caso: Vespa, primo per pseudo-cittadinanza, Bertolaso, Vinci, quei miserabili di cui grazie a Dio ho scordato il nome (quelli che sghignazzavano mentre la terra ancora tremava), Silvio-padre-nostro, Bondi...
    Bondi, dei peggiori il peggiore, penso non tarderà a emettere un comunicato di accusa verso queste ragazze che hanno visto, e detto, cose che descrivono uno stato di fatto diverso da quello esposto da lui e dalla sua cricca.
    Un giudice ha stabilito che dare del lombrico a una persona è offensivo. Sarà altrettanto offensivo definire un verminaio questa accozzaglia di personaggi, i citati e i non citati, che manipolano la verità con una spudoratezza offensiva perfino per la mente di un lombrico?

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  2. è quello che cercavo di dire l'altra volta scherzando un po'...
    serve il caso mediatico, altrimenti non si muove niente....

    E certo che nessuno sapeva niente! Guardano tutti i canali del berlusca! E quelli quando mai trasmettono una verità scomoda?

    Ecco, una strategia potrebbe essere quella di invitare gente "famosa" a visitare e vedere com'è ancora L'Aquila veramente. E sperare che non abbiano tanta paura di parlare.

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  3. Errata-corrige: che non è un errore e neanche una correzione.
    Vuole essere una richiesta di lumi a te, coniglio, e agli altri postaioli di questo blog.
    Nel post precedente ho esaltato il genere femminile che non ha avuto remore nel descrivere la situazione aquilana.
    Ne è scaturito un (giusto) omaggio alla femminilità e al cuore di queste star (detto senza ironia né sarcasmo, una volta tanto).
    Contrapposta è scaturita la visualizzazione dell'altro genere, quello maschile, che ne è uscito, a dir poco, gognizzato.
    Sono un gatto, ma soffro di bolite: ossia quando il bolo mi scende in gola, lo trito, lo strombo, lo strucco, lo strongo, lo rigiro... ma se, alla fine, non va giù, lo devo risputare (poi ripulisco, non ci pensare). E lo risputo.
    Il bolo me lo sono trovato in gola pensando al mucchio di ministre, sottosegretarie, escort di regime, ecc.
    E ho la curiosità di sapere, questo chiedo, chi di queste si è fatta viva, sul territorio o in sede di governo per tenere viva l'attenzione su di voi, e magari avanzare proposte o modifiche in vostro favore.
    La risposta potrebbe essere: nessuna, una, tutte.
    Ma non mi basterebbe: vorrei sapere se la sua/loro presenza ha un prima o un dopo Bondi.
    Purtroppo credo di sapere la risposta.
    Bene, il non comportamento di queste str...elitzie (giudice del lombrico, ti ho fregato: voglio vedere se hai il coraggio, codice alla mano, di condannarmi perchè ho paragonato questa gente a un fiore meraviglioso. E' chiaramente una bugia, ma teologicamente è definita "restrizione mentale"; sotto questa dicitura il prete manco dà la penitenza. Pensa te!), pareggia, quasi, il conto con gli omologhi maschietti citati.
    (Adesso il bolo è un altro: se nel verminaio ci sono maschi e femmine, dal loro eventuale, probabile, sicuro, accoppiamento potrà nascere una nuova classe politica, veramente attenta alla "polis", o continueremo ad averla identica all'attuale? O peggiore, anche se i limiti al peggio sono quasi raggiunti?
    Rifiuto di avanzare la risposta. Continuo a bolare...).

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  4. Bene, qualcuno comincia ad accorgersene (era ora!), ma bisogna continuare. Che se ne accorgano tutti.

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