venerdì 4 settembre 2009

Giochino

Da un paio di giorni nel nostro pseudo-ufficio, che in precedenza era l’aula magna di una scuola, e dove attualmente stiamo stipati in un numero tale da non consentire l’agevole passaggio delle persone e, per questo, mentre si lavorava si giocava contemporaneamente al Tetris umano (mettiti di là, che io mi metto di lì, in modo da non scontrarci con le sedie e, già che ci sei, sposta il tuo mouse più a destra, così io posso spostare la mia tastiera più a sinistra, se poi mi fai la cortesia di allungare le gambe di qua, consentendomi di allungare le mie di là…), da un paio di giorni, ha preso piede un nuovo gioco, per tenere allenata la mente e allegro l’umore.

Si chiama “Frega la sedia al collega”..
Sono state fatte sparire alcune sedie dalla stanza.
Scopo del gioco è accaparrarsene una di quelle rimaste per lavorare seduti. Ce ne sono di diversi tipi: le più ambite sono quelle morbide in pelle, seguono quelle ergonomiche con tanto di rotelle, poi quelle in legno, modello aula scolastica, ed infine quelle in plastica bianche, che fanno molto arredo da giardino.
Le tacite regole sono semplici ma ferree:
Non si possono portare sedie da fuori.
Si può prendere la sedia del collega dopo un’assenza di almeno cinque minuti (se il collega è in ferie, ti dice culo magno….).
Non si può prendere la sedia del collega che si è assentato per bisogni fisiologici.
E’ vietato tentare di far alzare chi è seduto con metodi subdoli, ad esempio passandogli vicino e dicendo: “Ti va di venire a prendere un caffè?”
E’ altresì, vietato ASSOLUTAMENTE, tentare di liberare le sedie gridando: “Tutti fuori, ho sentito una scossa!”

Devo dire che il gioco è abbastanza stimolante, per niente seccante, totalmente inserito nel contesto goliardico in cui ci troviamo.
Non sono ancora molto brava. Partivo con una sedia modello aula scolastica. Sono riuscita ad avere, per due giorni, una sedia morbida in pelle, grazie all’assenza per ferie della mia collega più prossima, per cui, diciamo, che determinante è stato, esclusivamente il fattore culo, e non l’abilità, mentre da tre mattine, riesco a parcheggiare il mio imponente B-side soltanto su tristi e traballanti sedie in plastica…
Mi devo allenare.

1 commento:

  1. secondo me la regola per cui non si può sottrarre la sedia al collega che va in bagno non vale! dovrebbe essere quello il bello! :D
    baci.
    beat.

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