mercoledì 23 settembre 2009

Bella giornata

Stamattina, davanti l’ingresso dell’”ufficio”, c’era una ruspa che smuoveva la terra e con essa il vialetto che era stato approntato un paio di mesi fa, per dare una parvenza meno “terremotata” all’ambiente.

Dentro l’”ufficio”, invece, continuano i lavori di messa in sicurezza dell’edificio che deve essere al più presto restituito ad uno degli Istituti Superiori della città, rimasto orfano della propria sede.
Ciò comporta, oltre a rumori che sfidano la solidità del muro del suono mescolati a canti popolari degli operai (che rivelano una netta predilezione per Gigi D’Alessio), l’impraticabilità dei bagni, i cui sanitari, ed il relativo pavimento, sono ricoperti da uno spessissimo strato di polvere di intonaco e utilizzati, pertanto, come magazzino improvvisato.

Nel caso di inevitabili bisogni fisiologici, occorre munirsi di catetere oppure arrivare al bar ed usufruire dei servizi igienici annessi. Tutti noi abbiamo optato per questa seconda soluzione, la quale presenta lo svantaggio della consumazione, la meno costosa possibile, ovviamente.
Quindi tazzina di caffè per ogni pipì di cui liberarsi.

Probabilmente mi verrà la gastrite.
O l’infarto.
O tutte e due le cose insieme.

Ma non posso trattenere la pipì per sei ore.

C’è da aggiungere che ho passato la maggior parte della mattinata a svolgere un lavoro che, prima o poi, si sarebbe dovuto fare: cercare sui siti internet nomi, date di nascita e, allegate nella maggior parte dei casi, foto delle vittime del sisma (308…308 ….308!!!!!!!!!!!!!!!!) per eliminare i nominativi dei bambini e dei giovani in età scolare dal data base dell’Osservatorio scolastico provinciale che stiamo curando.
Tanti. Troppi.
Straziante è un termine che non rende l’idea.

Bella giornata di merda….

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