lunedì 14 settembre 2009

Somiglianze...

E quindi domani sera su Rai Uno andrà in onda uno speciale di “Porta a porta”, condotto, per inciso, da un aquilano, che avrà come protagonista il Premier che consegnerà le chiavi delle casette ai terremotati. Si badi bene, il Premier, non i terremotati.
Detto così, cioè come dicono ai vari tg, sembra che da noi, grazie a questo governo, magistralmente capeggiato, tutto vada a meraviglia, tutti avremo un tetto sulla testa, torneremo in città e saremo felici e contenti. E fine del terremoto.

La situazione è leggermente più complessa.

Il Premier verrà, sì, a consegnare le casette, ma ad Onna e lì soltanto. Sono 47 villette che daranno ospitalità a 94 nuclei familiari e che sono state costruite dalla Regione Trentino in collaborazione con la Germania e che sono pronte da tempo.
Gli altri moduli abitativi, quelli del Progetto C.A.S.E., destinati agli Aquilani, sono ancora in costruzione, verranno consegnati seguendo una graduatoria su requisiti che ancora non sono messi nero su bianco e, conti della serva alla mano, non basteranno per tutti gli sfollati che hanno l’abitazione completamente inagibile.

Questo, però, non si dice.

Ora, io non contesto il lavoro fatto, perché è stato fatto davvero tanto. Mi disturba questa informazione che, più che falsata, è parziale, tesa a mettere in luce solo le cose positive ed il Premier nella sua splendida forma e che, nel caso di Onna (ripeto e sottolineo SOLO di Onna e non di L’Aquila o di altri comuni del cosiddetto “cratere sismico”), va soltanto a mettere la sua faccia, sorridente e tirata, sul lavoro ben fatto di altri. E lo mostra in tv alla nazione tutta.

Non è per fare confronti, però…. mi pare che… se non erro… ma potrei errare… anche la buonanima di Benito faceva lo stesso uso dei mezzi di comunicazione….

3 commenti:

  1. ti è venuto in mente che potresti provare a organizzare questi post e farne un libro?
    Sono scritti bene, l'argomento c'è... pensaci

    RispondiElimina
  2. Addirittura un libro?
    Grazie del complimento!
    Ci penso su e magari.. ti chiedo un aiutino!
    Non saprei da che parte cominciare..

    RispondiElimina
  3. L'argomento è e rimane (purtroppo) di attualità e a me piace il tono ironico con cui lo affronti. Io organizzerei i post già pubblicati e altri da scrivere in un diario, che ripercorra l'odissea di chi ha vissuto le conseguenze in prima persona, alternandovi quei post strettamente personali che servono a creare un andamento narrativo.
    Non ti dico che ci siano editori che ti attendono a braccia aperte, perché pubblicare è sempre un'impresa di titanica difficoltà, però, visto che in ogni caso scrivi, io un tentativo lo farei. Hai visto mai...

    RispondiElimina