martedì 22 settembre 2009

Par conditio

Ci sono, poi, stata ad Onna.
E’ vero, gli abitanti vivono nella case donate dalla Provincia di Trento, in collaborazione con la Croce Rossa, come recita un cartello lungo la strada.
Hanno anche il cibo in frigo e nella dispensa.
Non so se hanno ricevuto persino la torta e lo spumante che aveva promesso il Premier.
Meno male. Erano solo sinistre voci.
Per fortuna, si sono sbagliati.
Ah, allora c’è speranza!
Mi rassereno e mi avvio verso la macchina.

Poi però, ho la sfortuna di imbattermi in una mia vecchia conoscenza.
Che non è di Onna.
Ma di Castelnuovo. Un altro comune del cratere.
Un comune che sfugge ai più, perché, come di altri colpiti dal sisma, non se ne parla mai.

La mia vecchia conoscenza è inferocita, per non dire incazzata, perché è vero, sì, che ad Onna tutto procede, ma è altrettanto vero che nel suo paese, come in altri, ancora non hanno individuato i siti per mettere i moduli provvisori.

Una delegazione di persone, munita di striscione con sopra scritto qualcosa di simile a “Ci avete dimenticati”, è andata ad Onna nel giorno della consegna.
Delegazione piuttosto numerosa ed alterata, che, però, è sfuggita a tutte le telecamere, visto che non compare in nessuna ripresa.
Mah, tu guarda il caso…

Torno a dire che tanto si è fatto, soprattutto nella primissima emergenza, e ringrazio tutti coloro che, in qualunque modo ed a qualunque titolo ci hanno aiutato, però, ecco, adesso va detto quello che va, ma anche quello che non va!
Per la tanto decantata par conditio di cui tutti si riempiono la bocca.

E per onestà di informazione verso il resto dell’Italia, che crede che tutto va bene, anzi meglio di prima.

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