giovedì 8 luglio 2010

Se vuoi sapere la verità..

Se un giorno dovessi dirti che
il tuo profilo, stagliato sullo sfondo
bianco e rosa della facciata della basilica
del Colle di Maggio, e le fossette sul
viso, indizi di un sorriso in divenire,
sono il mio aggancio alla vita e ad un
domani di cui fatico a vedere l’alba,
ti prego,
credimi.
Perché è la verità.
Se un giorno dovessi raccontarti
la paura, la rabbia, la malinconia,
la noia, la follia, l’amarezza, la nostalgia,
la voglia di dimenticare,
l’angoscia di essere dimenticati,
che tu racchiudi tra pianoforte
e voce, trasformando questo
groviglio di sentimenti, in un
mantello di tranquillità,
so che
capirai.
Perché è la verità.
E la verità grida dagli occhi.
Ed agli occhi ritorna.
Negli occhi la porto,
la porti.
Verità che è merce rara,
per questo ancor più preziosa.
Se vuoi saperla, la verità,
è che dal tuo abbraccio
ho preso forza,
dal tuo sguardo, serenità,
dalla tua voce, pace
dal tuo sorriso, il mio sorriso.
La verità, Matteo,
è che tu sei la meravigliosa,
inaspettata, improvvisa
magnolia
sbocciata tra
le mie macerie.

8 commenti:

  1. La tua voce l'ho sentita.
    L'avevo ascoltata, poi l'ho sentita.
    Ho 'ascoltato' il tuo messaggio, forte, a chi non vuol sentire.
    Ho 'sentito' la tua emozione, che non era disperazione; era una delicata preghiera "non lasciateci soli", trasmessa con le parole, chiare, ma soprattutto con le vibrazioni del sentimento.
    Ho 'sentito' non la richiesta di pietà, ma di giustizia.
    Ho 'sentito' il tuo disprezzo per la miseria miserabile di comportamenti oltre il limite dell'umano.

    (Farò quanto possibile per recuperare questi sentimenti. Purtroppo era destinata a un ripasso personale, su cassetta, e ho difficoltà a fare i passaggi per renderla nota a chiunque sia interessato. Ma, pur di rompere il c... ad altri disinteressati, riuscirò nell'intento: parola di gatto, nero, e che la mia nerità porti veramente sfiga a chi vuoi tu e a chi penso io).
    Ennesimo abbraccio, e, come nel messaggio in radio: forza!

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  2. bravo pietro

    ci sai fare con le parole...

    cerca di farcela per l'intervista di coniglio...

    così come ci sa fare la nostra amica... il suo amore si "sente", si "vede", si "percepisce"... spero che tutto ti vada bene!

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  3. Immagini poetiche tangibili, concrete che profumano di Vita.
    Complimenti!

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  4. @ Coniglio,@ Itsas, @ mondo intero:

    IL GATTO CE L'HA FATTA!

    Come dicono in patagonia: eureka e alleluja!

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  5. Gatto nero, BRAVISSIMOOOOOO!!!
    Ed ora come si linka?
    Mamma mia che super-linguaggio teen che uso! ahahahaha!
    GRAZIEEE!
    (ma ti è piaciuta la poesia?)

    @Itsas: grazie.. spero anche io che qualcosa,QUALUNQUE COSA, inizi ad andare bene..

    @Lucrezia: tvb!!

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  6. La poesia non richiede commenti.
    La poesia è una semina: spandi il seme, qui attecchisce, poco più in là no.
    Dove ha attecchito, le reazioni non devono essere per forza 'è bella' o 'è bellissima': si può assorbire, senza reazioni visibili.
    Per l'autore può essere gratificante sentirselo dire, ma per il fruitore, da chi venga quest'acqua sorgiva, è fatto secondario.
    Ci si abbevera, e per quanto possa sembrare cinico, chi quella fonte ti propone passa in secondo piano.
    Questo è successo alla tua struggente poesia: mi ci sono abbeverato, non ho fatto commenti, per quanto detto prima.
    Potrebbe essere commentata da chi è (o si definisce all'altezza) un "tecnico del settore".
    Io non lo sono, mi accontento di leggere il messaggio, lo pregusto, lo godo...
    Non sento, e forse sbaglio, il desiderio di 'commentarla'.

    Al di là di queste stronzate, battute in tarda notte, dopo due whisky e quattro sigarette, se, e ribadisco se, qualcosa non fosse stato chiaro, puoi giurarci che te lo avrei postato.


    (Ovviamente la mia gelosia endemica verso come si chiama già non ha nulla a che vedere col commento sulla poesia: Matteo, per dire, è una cosa, la poesia è un'altra. Imparzialità mi impone di votare per la seconda).

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  7. @ coniglio:
    Le mie ragazze stanno facendo gli gnocchi. A pranzo dimostrerò dal vivo che gnocco può mangiare gnocco.
    Perché solo uno gnocco poteva elaborare la schifezza di cui sopra.
    Attenuanti: ora tardissima, eccesso di liquidi ingeriti, sonno ed età...
    L'avesse scritta qualcun altro la definirei una gran cagata; poiché invece l'ho battuta io, confermo il giudizio.

    Detto ciò: la poesia è strabellissima, la magnolia (albero) è un po' ingombrante, ma porta fiori bellissimi, e pare porti anche fortuna.
    Speriamo te ne porti qualche vagonata, ché sarebbe ora.

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  8. @pietro: gattone sornione, erano buoni gli gnocchi, mangiati dallo gnocco?
    Grazie dei complimnti alla poesia che ti ho praticamente quasi estorto! ;-)
    Per quanto riguarda la fortuna, sarebbe ora, in effetti, ma probabilmente, essendomi disabituata, se me ne arriva una vagonata, così, ex abrupto, la scambierei per qualcos'altro!

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