lunedì 5 luglio 2010

Il Calesse - A grande richiesta

Visto il successo di pubblico e critica riscosso dai miei post sul Calesse e le sue frasi celebri, ho deciso di rendervi edotti e partecipi di altri suoi due meravigliosi aforismi post-sisma che sono veramente da incorniciare…
Doverosa premessa: come già detto, il Calesse, ormai da tempo, ha spostato il suo domicilio, nonché la sua residenza, in un’altra città, ove è in possesso di una casa, sua dimora stabile, pur tornando a L’Aquila, piuttosto spesso, nei fine settimana, in una mansarda di sua proprietà.
Io a L’Aquila ci vivevo e ci son tornata a vivere dopo la parentesi da sfollata, in una delle C.A.S.E. del governo, della quale posso usufruire in virtù del fatto che mia madre è invalida al 100% e soprattutto visto che la mia casa, quella “vera”, è completamente inagibile e semi distrutta.
Bene.
La notte del 6 aprile è stata talmente terribile, furiosa, devastante, spaventosa, polverosa, distruttiva, luttuosa, apocalittica, scioccante, angosciante, urlante, terrificante, orrenda, catastrofica, sconvolgente, tragica, drammatica e disarmante, per non parlare dei giorni a seguire, nei quali la terra non ha smesso quasi mai di tremare, tanto che ci guardavamo intorno con stupore quando tutto era fermo, che non la dimenticheremo mai ed ancora oggi, a 15 mesi di distanza, a pensarci (perché ci penso, è ovvio..) mi viene la pelle d’oca. Non auguro a nessuno di vivere un’esperienza del genere.

Nei giorni subito dopo il terremoto, quelli in cui tutto costantemente ci tremava sotto i piedi e davanti agli occhi, il Calesse mi ha raggiunto telefonicamente (è educato e caro, si è sinceramente preoccupato e di questo gliene devo dare atto) per sapere come stavamo, dove eravamo e se avevamo bisogno di qualcosa.

Un pensiero carinissimo, è vero.
Poi, però, nell’arco della telefonata, la sua bella caduta di stile l’ha dovuta fare…
“Mi sono spaventato tantissimo! Tu pensa che ero venuto per il fine settimana a L’Aquila e sono ripartito verso le otto e mezzo. Non ho avvertito le scosse precedenti, ma solo quella, da lontano, delle 3.32 e questa cosa mi dispiace tantissimo, perché, in questo modo, non mi sento partecipe della tragedia. Il fatto che io, quella notte, non ci fossi, mi fa sentire quasi in torto e meno aquilano di chi ha vissuto ed affrontato la situazione lì” (Ma allora sei cretino sul serio! Io avrei dato un rene ed entrambe le cornee pur di non essere a L’Aquila quella notte! Hai idea di cosa è stato? No, non ce l’hai, visto che desideravi esserci! Mi cadono le braccia e la mascella! Invece di prendere un calendario e ringraziare ad uno ad uno tutti i Santi dal 1 gennaio al 31 dicembre, tu ti rammarichi! Sine verbis…)

L’altra perla mi è stata regalata come risposta al mio stitico e laconico messaggio di auguri di buon compleanno, nel giorno del suo genetliaco.
Ci tengo a precisare che, in quel periodo, io ero sulla costa, in albergo, lontano da casa e che mi alzavo tutte le mattine alle 5.00 per andare a prendere l’autobus e che ero un attimino spaesata e priva di una qualsivoglia abitazione.
Questo il suo sms di risposta: “Eh, grazie! Ormai sto invecchiando di anno in anno! Anche se, purtroppo, questo non sarà un bel compleanno, perché mi manca tantissimo la mia casetta a L’Aquila, perché per il momento non ci posso tornare…” (Per questa non ho risposte.. Sono annientata da cotanta sensibilità.)

E con questo, penso di aver detto tutto.

6 commenti:

  1. Devi ammettere che, nel suo genere, costui sfiora la perfezione.

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  2. Il prof deve avere finito la revisione delle bozze, quindi si dedica alla ricerca di altri della sua risma.
    A differenza di lui, carogna bastardo malvagio, questo tuo calesse mi sembra solo un povero deficente.
    Senza offesa per i deficenti, ovviamente.

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  3. caro coniglio
    ma a parte tutto, non ti sembra che sia stato un bene che 'sto c...o di calesse abbia preso un'altra strada?
    Immagini il rischio che avresti corso?

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  4. ma non mi ha postato il commento! :-(

    comunque:
    non è meglio che sia finita così?
    pensa al rischio che hai corso....
    un calesse trainato da un asino, è dura...

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  5. Itsas, vedo con sommo piacere che anche tu lotti col tuo server. Sommo piacere, per via del mal comune mezzo gaudio; in realtà mi pare che due incazzature intere ci stiano tutte.
    Coniglio, sono di passaggio, ma un altro abbraccio non ti farà male.

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  6. @prof. Perboni: sì. sfiora assolutamente la perfezione, anche se devo individuare il "genere" di appartenenza.

    @Itsas: uh, tu non hai idea di quale senso di liberazione abbia pervaso la mia anima ed il mio cuore! Certo, dopo aver elaborato il lutto e dopo mesi di sofferenza.. ma poi ha prevalso la ragione ed effettivamente... Meglio, molto molto meglio così!

    @pietro: sì in effetti non è una cima... Ma credo, proprio perchè la cattiveria implica sempre una notevole intelligenza, che parli davvero in buona fede e senza malizia...
    Passa e abbracciami quando e quanto vuoi, gli abbracci sono la cosa più bella del mondo. Quelli sinceri ed affettuosi, poi, sono i migliori!

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