martedì 21 agosto 2012

Un euro e settanta

Ho cambiato strada per andare al lavoro. Così evito il bar.
O meglio, evito di fare colazione al bar. Occhio non vede, cuore non duole.
E' che, però, la nuova strada per andare al lavoro è in realtà una vecchia strada di mia conoscenza.
Quella che mi riporta nel mio veccho quartiere, che mi fa fare un tour nel passato-che-non-è-più.
Adesso ci sono transenne.
E sulle transenne mazzi di fiori ormai secchi e foto a ricordare, (come se ce ne fosse bisogno) chi non c'è più, da oltre tre anni, ormai.
E, dietro le transenne, vuoti dove c'erano palazzi.
Certo, c'è anche chi è tornato e nel mio vecchio quartiere ha ricostruito la sua casa. Più colorata di prima.
E questo mi da speranza.
A volte.
Altre volte mi chiedo cosa ci faccio qui.
Io che mi sento a mio agio ovunque lontano da qui.
Io che sembro non aver radici.
Io che, se ci fosse un'occasione, farei le valigie domani.
Io che sono convinta che le amicizie si conservino nonostante le distanze.
Io che amo questa città, ma non mi sento amata da lei.
Ed in questo il terremoto non c'entra.

Certo che questa nuova-vecchia strada mi mette in crisi....
Mi sa che da domani, in barba alla dieta, torno a fare colazione al bar.
Caffè macchiato e cornetto ai cereali con marmellata ai frutti di bosco.
Un euro e settanta al giorno per non pensare.

2 commenti:

  1. Una città così straziata non è più in grado di dare amore; ma lo continua a richiedere a chi l'ha sempre amata, un amore che sia un segno di speranza. Nonostante tutto.
    Dici: "E in questo il terremoto non c'entra". Direttamente forse no, ma questo è stato lo spartiacque tra il prima e il dopo. Prima, e ripeto forse, questi pensieri lungo il tuo nuovo cammino non ci sarebbero stati, poiché anche questo tragitto, sempre forse, non sarebbe mai avvenuto.
    Altrove e in altri tempi, ancora forse, alcuni di questi pensieri erano già in embrione, quegli stessi sogni cui si chiede di andare in Australia o in Irlanda, insomma di andare via; sono sogni che ritornano anche in età avanzata, vuoi per fuggire, vuoi perché la sete di vedere cose nuove, gente nuova, vuoi anche solo per cambiare, resta fino alla fine.
    Non credo che un caffé macchiato e un cornetto influenzino più di tanto la tua dieta, ma se tanto basta ad allontanare la parte negativa dei tuoi pensieri, buona colazione e che il sole ti accompagni.
    Un abbraccio, domani a colazione caffé cornetto e abbraccio.

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    1. Prima e dopo è ormai una distinzione netta di chi vive qui. Però, sai, io continuo ad amarla, questa città, non lo nego. Soltanto mancano le occasioni, manca la volontà da parte degli amministratori di incoraggiare e preservare i suoi figli... Io mi trovavo bene ovunque anche PRIMA. A maggior ragione DOPO.
      Forse dipende anche da me. Da non sentire radici... Non so...
      Stamattina niente cornetto.. Ma anche niente pensieri tristi :-D Domani, però, mi sa che un salto al bar lo faccio!
      Un abbraccione grande!!!

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