mercoledì 29 luglio 2009

Figura di ca... parte seconda

Il senno mi sta abbandonando.
Va bene che la situazione è quella che è e che dal sisma abbiamo cominciato un po’ tutti ad apprezzare quello che abbiamo e a non farci scappare le occasioni da sotto il naso, visto che bastano 22 secondi per perdere tutto, ma io mi devo dare una regolata.
Per esempio, la devo smettere di tagliarmi i capelli.
Primo perché prima o poi finiscono e rimango calva.
Secondo perché economicamente mi sto dilapidando.
Terzo perché così evito di inanellare figure di cazzo con il parrucchiere.

Dialogo di ieri:
-Ciao, passavo di qui per caso (bugiarda bugiardissima) e volevo sapere se venerdì posso venire a fare la piega-
-Ciao, mi puoi aspettare un attimo? Finisco qui e arrivo, così prendiamo appuntamento e lo segno sull’agenda.-
-Certo. Resto volentieri che approfitto dell’aria condizionata (io, rana dalla bocca larga ….)
- Va bene, puoi restare quanto vuoi, per me fino a domani – mi fa, accompagnando il tutto con sorriso più occhiolino.
(attento, che a volte prendo alla lettera …)
-Grazie-
-Prego. A proposito, è piaciuto il tuo nuovo taglio? Adesso ho la tua piena fiducia?
(ovvio. Piena ed incondizionata. Sposiamoci.)
-Sì sì, è piaciuto molto! Certo che hai la mia fiducia. Anzi, ormai sei il parrucchiere della mia vita (sono un’idiota, abbattetemi.). Anche quando tornerò a L’Aquila definitivamente, poi verrò a fare i capelli da te. -
Zac, sorriso smagliante con tanto di diamantino tattico applicatomi dal dentista…
-Ma che ci torni a fare a L’Aquila, dai, resta qui, con me!
EHHHHHHHHHHHHHH???????
Non me lo dire due volte, che stasera mi trovi con le valige sotto casa tua!

Sono uscita un po’ stupita dal negozio, francamente.
Però riflettendoci bene, credo di essere per lui una specie di cavia su cui sperimenta le novità.
Va bene, mi accontento. Da cosa nasce cosa.
Eppure lui è quanto di più lontano ci possa essere dai tipi che solitamente attirano la mia attenzione.
Mah---

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