mercoledì 29 luglio 2009

Divisa a metà

Spesso dico che questa non è vita.

Parlo da coniglio sulla costa. Perché così ci chiamano.
E da coniglio sulla costa, ho sensazioni strane, a volte convulse, a volte dilatate. Non posso dire che mi manca la mia città, perché ci vado per lavoro. Mi mancano i luoghi della mia città, perché adesso lei non è più lei, ed io ancora non mi abituo a questo suo nuovo aspetto, dimesso, eppure pulsante e vivo anche da sotto le macerie che, a 4 mesi di distanza, sono ancora lì a ricordarci ciò che è accaduto, inutilmente, perché non potremo mai dimenticare.

Sono divisa a metà.
“Conigli sulla costa, lupi nelle tende”. Questo è lo slogan che circola ora, per distinguere chi non ha lasciato la città da chi, per i motivi più vari e personalissimi, è stato, nella maggior parte dei casi, costretto ad andare momentaneamente via.
Sono divisa a metà, perché dormo da coniglio e vivo da leone.

Sono divisa a metà perché, da coniglio, vado via verso sera da una città che ho sempre sentita mia, ma che ora non può ospitarmi per la notte, e da lupo, soffro in un luogo che non mi appartiene, ma che comunque si è aperto verso di me, verso di noi.

Sono divisa a metà, perché, come molti, ho perso tanto, tantissimo. La casa, gli oggetti, il mio quartiere, i vicini di casa che non ci sono più, le piccole e grandi abitudini, i luoghi di incontro, le attività avviate, i volti amici che non rivedrò, un piccolo intenso mondo che non si potrà ricostruire, dal momento che ciò che sarà in futuro non potrà mai tornare identico a ciò che era. Ma ho anche acquistato molto. Uomini e donne speciali che mi hanno dato tutto il loro appoggio, una forza di carattere che mi ha permesso, pur tra cedimenti momentanei, di non crollare definitivamente, una fame di vita che mi porta a non perdere occasioni e treni che non ripasseranno più, la consapevolezza che il destino mi ha fatto un regalo inaspettato, perché a pochi metri da casa mia, dalla quale sono uscita indenne, due palazzi si sono accartocciati su se stessi, inghiottendo 14 persone.

Sono divisa a metà, sono coniglio e lupo, lutto e gioia, disperazione e speranza, ma so che presto tornerò ad essere una sola, né coniglio, né leone, ma figlia d’aquila e dell’Aquila, dura d’esperienza e di corazza.

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